“A guizzi, a spicchi, a frammenti fulminei e abbaglianti”: così si scoprono le Cinque Terre in treno per il premio Nobel Eugenio Montale: attraverso squarci di luce che invadono il finestrino tra una galleria e l’altra. Fessure di luce in mezzo a tratti al buio che donano la vista di un paesaggio inaccessibile e selvaggio.
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